"Il patriottismo è l'ultimo rifugio dei mascalzoni"
Samuel Johnson


lunedì 24 giugno 2013

A proposito di Silvio "Burlesconi"

La sentenza di Milano sul caso-Ruby è finalmente stata pronunciata, Silvio Berlusconi è stato condannato a sette anni con l'interdizione perpetua dai pubblici uffici. E' una sentenza che potrebbe definitivamente affossare le ambizioni politiche e le velleità di potere di Berlusconi, il quale sull'argomento ha sempre sostenuto che tutta la vicenda sarebbe una montatura e che presso le sua abitazioni si sarebbero svolte solo "cene eleganti", al massimo spettacoli di "burlesque".
A parte il fatto che se anche le cose stessero in questi termini si deve rimarcare il fatto che si sta parlando di un leader politico ultrasettantenne, dal quale ci si aspetterebbero dei comportamenti più responsabili, più adulti che carnevalate e gozzoviglie con bellezze che potrebbero essere sue nipoti (non di Mubarak!), infatti si sta parlando non di un eccentrico sportivo, o di un attore o personaggio della cultura o dello spettacolo dove genio e sregolatezza si alimentano vicendevolmente creando così il personaggio pubblico.
Qui si parla di una persona di terza età con responsabilità istituzionali altissime, in un Paese sull'orlo del precipizio (se non addirittura già imboccato), al quale si chiede, come minimo, onesta e dignità, invece...eccoci alla vergogna.
Credo che sia stato imbarazzante per gli avvocati difensori di Berlusconi provare a difenderlo dalle accuse a lui formulate, le intercettazioni telefoniche, i flussi di pagamento dei bonifici, le confidenze delle testimoni, la vicenda legata al fermo di Ruby da parte dei funzionari della Questura di Milano, sono fatti così lampanti da lasciare di stucco ogni tentativo, seppur legittimo, di difendere l'imputato, definito dai sui stessi avvocati "l'utilizzatore finale"!
In questa vicenda, oltre alle vergogne private dell'ex-presidente e le sue violazioni delle leggi, colpisce l'indegna difesa avuta dal Parlamento che a maggioranza ha votato a favore della tesi secondo la quale il Cavaliere era veramente convinto che Ruby, di nazionalità marocchina, fosse la nipote del Capo di Stato egiziano Mubarak! Colpisce che donne dai 17 ai 28 anni avessero il numero privato di cellulare del presidente del Consiglio, colpisce che la maggior parte di esse vivessero dei lauti regali in gioielli e denari dello stesso, colpisce che a processo in corso molte fossero ancora a libro paga dell'ex-Presidente del Consiglio!
E ora?
Come si comporteranno i cortigiani di centro-dx e centro-sx in Parlamento che lo hanno sempre difeso e/o salvato? Come si comporteranno con la richiesta di ineleggibilità avanzata dai parlamentari del M5S e con la sentenza del caso-Ruby?
Il PD ha la possibilità di dimostrare che questo non è il governo dell'inciucio e che non è al guinzaglio di Berlusconi.
Staremo a vedere. Nel frattempo rimane la vergogna per una vicenda che provoca ulteriore ironia sulla politica italiana da parte dei commentatori di tutto il mondo, giunti in massa a godersi lo spettacolo di Silvio "Burlesconi".

Roberto Locatelli
 

PRESENTAZIONI DEL MIO LIBRO !!!

Venite a conoscermi alle presentazioni del mio libro "Non è un Paese per giovani. Riflessioni e proposte per la politica italiana", vi aspetto il 29 giugno e l'11 luglio!



Appuntamenti



SABATO 29 GIUGNO 2013  h.18,00
presentazione del libro
presso la LIBRERIA FELTRINELLI
in Corso Umberto I, n.56 a MANTOVA



inoltre



GIOVEDI' 11 LUGLIO 2013  h.8,45
presentazione del libro
presso l'ISTITUTO BRUNO LEONI
in Piazza Castello, n.23 a MILANO

 
 
 


 


martedì 11 giugno 2013

Generazioni Perdute

Mentre la casta politica continua a latitare gravemente e colpevolmente nel prendere coscienza degli effetti che la crisi economica sta mietendo nella nostra società, imprese e famiglie sono esanime e quotidianamente lanciano il loro grido di disperazione perchè si faccia qualcosa di concreto prima che il vortice del dramma spinga a fondo tutto e tutti, scatenando qualcosa per il quale siamo culturalmente impreparati.
La grave crisi finanziaria, tramutatasi in fretta in crisi economica ci ha colpito gravemente perchè l'Italia paga una mancanza di lungimiranza politica in coloro che l'hanno governata e gestita dagli anni '70 ad oggi, vedendo nel potere un modo per accrescere i propri tentacoli sulla società civile tutta, dalle imprese alla scuola, dall'informazione alla finanza, dalle istituzioni al pubblico impiego, ingigantito in maniera elefantiaca al fine di garantire bacini di voti sempre crescenti che a loro volta alimentassero personaggi politici, piuttosto che correnti politiche, piuttosto che partiti politici.
In questa moltiplicazione di centri di spesa totalmente improduttiva e parassitaria, mai realmente intaccata nonostante le intenzioni espresse da tutti i candidati alle elezioni di qualsivoglia livello del potere politico, ad urne chiuse si è subito "gabbato" l'illuso e speranzoso elettore.
Tutto questo parassitismo si è riversato sulle spalle del ceto produttivo, dagli artigiani, agli autonomi, alle imprese private, piccole e medie (le grandi in Italia sono persino più parassitarie di taluni enti pubblici!), che ora non riescono più a reggere l'onda d'urto della crisi gravate per giunta da decenni di spremitura italica al fine di alimentare le clientele pubbliche di politici e partiti.
Il risultato è un dramma senza fine che vede pressocchè quotidianamente versare il proprio tributo di sangue, con suicidi e drammi familiari dovuti alla mancanza di un posto di lavoro con conseguente mancanza di reddito, pertanto con lo svilimento dell'essere uomini e donne adulti, magari padri e madri con figli da accudire e mantenere.
Intere generazioni rischiano di essere spazzate via dalla soglia minima della dignità umana, le generazioni di coloro che sono nati negli anni Settanta e Ottanta rischiano di essere, se già non lo sono, generazioni perdute, senza un presente e già senza un futuro, a meno che non emigrino fuori dai confini di questo Paese in via di putrefazione da parassitismo.
La luce in fondo al tunne che un ex-premier vedeva già imminente nel 2010, sembra sempre più l'avvicinarsi di una macabra scena che negli ultimi anni è diventata cronaca, il suicidio di padri di famiglia che si danno fuoco!
Cosa avverrà lo scopriremo solo vivendo, ma chi può scappi a gambe levate da questo Paese perchè, al di là dei proclami d'ordinanza, i politici, che foraggiano direttamente e indirettamente i parassiti, non rinunceranno facilmente a offrire lauti e gratuiti banchetti pubblici ai propri bacini di voti e sostegno politico, incuranti del fatto che la bestia ora non è già più alla fame, ma puzza di carogna!!!

Locatelli Roberto