"Il patriottismo è l'ultimo rifugio dei mascalzoni"
Samuel Johnson


sabato 11 maggio 2013

Ambrosoli, Andreotti e...tutto il resto

A 94 anni è morto il senatore a vita Giulio Andreotti, colui che per oltre sassant'anni ha incarnato "il Potere" in politica, quello con la maiuscola e, come ampiamente prevedibile in questo paese imbevuto di ipocrisia e doppiezza, ecco scorrere un profluvio di aneddoti, ricordi, dichiarazioni, lacrime più o meno vere, ma rigorosamente ad uso e consumo dei media, da parte di coloro che lo conoscevano bene, o perchè colleghi di partito o perchè avversari o ex-avversari politici. E naturalmente tutto si sostanzia in una adulazione del politico Andreotti, delle sue virtù nell'arte della politica, soprettutto nei "momenti più difficili della storia del nostro paese"!
Premetto che quando una persona lascia il nostro mondo terreno per chissà cosa nell'aldilà, merita sicuramente rispetto, chiunque essa sia, merita almeno una preghiera, una pietas cristiana che si deve a chiunque.
Tuttavia se passiamo a considerare e ricordare il politico Andreotti, non possiamo solo fermarci alla tediosa elencazione degli innumerevoli incarichi di governo da lui ricoperti nel corso di oltre mezzo secolo di vita politica, bisogna anche analizzare la qualità del suo essere uomo politico e del suo modo di fare e di intendere la politica.
A tal proposito, la massima andreottiana "il potere logora chi non ce l'ha", è l'emblema dei suoi valori in politica, che per me sono dis-valori totali, perchè significa considerare il potere politico come un fine in sè e per sè, significa una politica rivolta su se stessa, pronta a considerare e soddisfare solo se stessa, facendosi beffa dei cittadini-contribuenti-elettori, considerati al rango di sudditi.
Il processo al quale fu sottoposto, e che visse con rispetto, questo sì, istituzionale, verso la magistratura, fu solo una ulteriore certificazione della disinvoltura con la quale intendeva la gestione del potere, che lo portò, almeno sino al 1980, a contatti organici con esponenti della mafia.
Ma in occasione della sua morte, nel profluvio di interviste e dichiarazioni agiografiche, un uomo solo si è permesso di distinguersi dal gregge belante dolore e pronto a conferirgli la santità, il suo nome è Umberto Ambrosoli, avvocato, candidato, poi sconfitto, governatore della Lombardia nelle ultime elezioni di febbraio, e figlio di Giorgio Ambrosoli, per tutti "l'eroe borghese", assassinato l'11 luglio 1979 da un sicario  ingaggiato dal banchiere siciliano Michele Sindona, sulle cui attività Ambrosoli stava indagando, nell'ambito dell'incarico di commissario liquidatore della sua Banca Privata Italiana.
Sindona era legato a doppio filo a Giulio Andreotti, e quest'ultimo nel 2010 nel corso di una trasmissione tv, ricordando quegli anni, dichiarò che quella fine, quell'omicidio, in qualche modo Giorgio Ambrosoli se l'era cercata!
 Non stupisce pertanto che il figlio Umberto, in occasione del minuto di silenzio che i politici della Regione Lombardia hanno tributato per la morte di Andreotti, se ne sia uscito dall'aula, senza polemiche, senza sbraiti, ma motivando con pacatezza il motivo della sua scelta, frutto di una questione dolorosa e personale legata alla morte del padre Giorgio.
Non si può che solidarizzare con Umberto, se qualcosa stupisce non è il gesto che ha compiuto, semmai la pacatezza e la lucidità del ragionamento sotteso alla sua legittima e comprensibile scelta.
Con questo gesto, semplice e personale, con quelle parole, toccanti e profonde, Umberto è degno figlio di suo padre Giorgio, "l'eroe borghese", che meriterebbe lui sì di essere ricordato dalle istituzioni, assieme alle decine di persone che nel corso degli ultimi anni si sono suicidati per disperazione, dolore o vergogna, magari perchè senza lavoro e senza la possibilità di mantenere la propria famiglia e darsi una vita dignitosa!
Ma tant'è, "il potere logora chi non ce l'ha", mentre noi, sudditi del popolino, non rimane che aggrapparci alla nostra dignità di uomini e donne dabbene.
 
Locatelli Roberto
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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