"Il patriottismo è l'ultimo rifugio dei mascalzoni"
Samuel Johnson


domenica 7 aprile 2013

Tutto cambia perchè nulla cambi

A un mese e mezzo dalle elezioni la classe politica italiana non è ancora riuscita a decidere che cosa fare, se un governo Pd-M5S, se Pd-PdL, se andare ad elezioni, se proseguire con il governo Monti già dimissionato nel dicembre scorso.
Su questa confusione e su questo attendismo si stagliano i problemi della famiglie e delle imprese, crescono disoccupazione e povertà, crollano i consumi, chiudono e licenziano le imprese e, udite udite, si svuotano persino i ristoranti, quelli che meno di due anni fa il "Gran Sultano del Bunga-Bunga" vedeva costantemente pieni e con chilometriche code per potervici entrare.
Ma alla politica questo poco importa, l'andazzo nei palazzi della politica è sempre uguale a se stesso, e di queste problematiche non se ne cura, al massimo alcuni esponenti politici ne disquisiscono con fastidio nei talk-show, ma più che altro per fingersi addolorati per quanto sta accadendo, e guadagnarne in termini di immagine e consenso politico personale.
Ciò che realmente interessa ora alla politica italiana è l'ennesima competizione elettorale, questa volta tutta interna alla casta politica senza il fastidio di dover vendere fumo, fare promesse, render conto di nulla al popolo bue: l'elezione del nuovo Presidente della Repubblica!
Trame, intrighi, voci di corridoio, sussurri, incontri segreti nelle segrete stanze, incontri alla luce del sole a uso e consumo dei media, inciuci, scambi di favore, tutto all'insegna dell'autoreferenzialità politica, senza nutrire il benchè minimo interesse per i cittadini: questa sì che è vera politica all'italiana!
E mentre questo modo sconcio, immorale e provocatorio di caratterizzare il mandato politico elettorale prosegue come se nulla fosse, le cronache si riempiono di drammi familiari, i suicidi aumentano a dismisura, obbligando a confrontarci con la dura realtà che da cinque anni a questa parte attanaglia le famiglie italiane, ossia la difficoltà di arrivare non più alla quarta o alla terza settimana del mese, ma di mettere assieme il pranzo con la cena quotidianamente, e con ciò fare i conti con il proprio senso del pudore e dell'onore sia rivolto verso se stessi, sia verso la propria famiglia, che rivolti alla propria comunità d'appartenenza. E' uno sprofondo senza fine!
Ma i politici sembra che rispondano un bel "chissenefrega" di fronte a tutto ciò, d'altronde lor signori non hanno ancora rinunciato a nulla del loro vergognoso tenore di vita, tuttavia continuare a provocare in questa maniera le gente dabbene profondamente arrabbiata e umiliata sia dalla situazione socio-economica che da quella politica, è un rischio che prima o poi potrebbe avere conseguenze tragiche per qualcuno di "lor signori".
 
Roberto Locatelli
 
 
 
 
 

Nessun commento:

Posta un commento